Oggi Daniela Chichota, Managing Director di DevOnD, incontra Mauro Clara, Talent Acquisition Management & Training Manager di Ferrero Italia. Abbiamo voluto avere un confronto con lui in relazione alla formazione aziendale nel post-pandemia per capire quale direzione Ferrero Italia intende intraprendere per il prossimo futuro, dal momento che è anche un nostro cliente storico.
Daniela: Il mondo della formazione nel post pandemia. Cosa è cambiato?
Mauro: Prima la formazione era esclusivamente in presenza strutturata in moduli di 2-3 giornate. Con la pandemia è cambiato tutto e da subito abbiamo capito che se avessimo voluto continuare a fare formazione, l’unico modo sarebbe stato farla a distanza.
Daniela: E siamo riusciti a farla molto bene ☺!!
Mauro: Sì siamo riusciti a farla bene perché abbiamo ragionato sull’impostazione delle sessioni formative. Per prima cosa, abbiamo scelto di non fare più di tre ore a modulo e abbiamo ridotto i momenti dedicati alla teoria in favore di esercitazioni in sottogruppi; questo ci ha aiutato a mantenere alta l’attenzione dei partecipanti durante le sessioni. Abbiamo poi imparato ad utilizzare diversi strumenti digitali per svolgere le riunioni; abbiamo utilizzato ancor più di prima le chat e tutto ciò che ci veniva proposto, cercando di stare al passo con quello che la tecnologia offriva a ritmo accelerato. Abbiamo quindi riprogettato tutti i precedenti corsi di formazione iniziando a lavorare in una logica di “percorsi”: quindi, moduli più brevi – dove possibile con modalità esperienziale –, seguiti da momenti di follow-up per sistematizzare e verificare la praticabilità dei temi affrontati nei moduli precedenti.
Daniela: Ed ora come state procedendo?
Mauro: Ora stiamo tornando gradualmente alle aule fisiche, perché alcuni temi affrontati in presenza hanno un valore aggiunto: oltre all’aspetto didattico, non dobbiamo trascurare il forte momento di aggregazione, di team building, di confronto che queste occasioni rappresentano. Anche il semplice prendere un caffè o pranzare insieme è un importante scambio relazionale.
Stiamo ritornando a dare valore a quello che è l’aspetto sociale e di aggregazione, condividendo il senso di appartenenza e i valori dell’Azienda. Questo non significa però tornare esattamente alla formazione pre-COVID. Vogliamo infatti mantenere la logica dei percorsi introdotti negli ultimi due anni alternando momenti in presenza a momenti a distanza in modo da ottimizzare i tempi e rendere sostenibili le modalità di erogazione della formazione. Di fatto buona parte dei nostri corsi sono diventati percorsi che possono durare anche più mesi a seconda di come li abbiamo strutturati. Le sessioni in aula sono ridotte rispetto a prima e ci sono più pillole, momenti di apprendimento asincrono mediante library, articoli e stimoli multimediali che prima non c’erano.
Daniela: E quindi queste sono strategie per rendere la formazione più fruibile dai giovani?
Mauro: Sì, la formazione è stata pensata in questo modo anche per renderla più fruibile da parte delle nuove generazioni e per lavorare sulla cultura organizzativa di Ferrero, che vuole partire proprio dalla formazione. Nel pre-COVID la formazione era intesa troppo spesso vissuta come un momento a sé stante e slegato dal resto, in cui le persone trascorrevano dei bei momenti, si divertivano, incontravano anche nuovi colleghi, ma dopo 15 giorni tutti gli argomenti trattati erano svaniti. Ora invece l’obiettivo è di rendere il momento formativo il più esperienziale possibile e soprattutto parte integrante di un piano di sviluppo più ampio, in cui le persone vengono seguite e dove si deve aprire un confronto a distanza di tempo per verificare insieme se è stato possibile applicare ciò che si è “imparato” in aula. Quindi questa modalità ci aiuta a lavorare sulla cultura dell’organizzazione in termini di importanza della formazione e di come deve essere contestualizzata in un percorso.
Daniela: Nuove tendenze nella formazione: quali sono le tematiche “core” su cui si dovrà investire nei prossimi anni?
Mauro: Seguendo i trend del momento, i tre macro-filoni su cui oggi tutte le aziende, tra cui anche Ferrero, stanno investendo sono: lo sviluppo della cultura digitale, tutti i temi che ruotano intorno alla diversity e quelli legati alla sostenibilità. Ciò che continueremo a fare nei prossimi anni è una formazione che ci aiuti ad accompagnare il cambiamento delle persone in azienda. Persone che con i loro comportamenti devono raggiungere gli obiettivi aziendali attraverso le strategie che l’azienda si dà in un mercato che cambia a velocità incredibile all’interno di un contesto in continua evoluzione. Il cambiamento è inevitabile e sempre più accelerato. Ferrero ha obiettivi di business e strategie molto ambiziosi in cui le persone sono davvero centrali. Il ruolo della formazione sarà quindi di accompagnare e supportare le persone nell’allineare i loro comportamenti alle strategie di business al fine di raggiungere gli obiettivi che l’azienda si dà. In questo stiamo lavorando su tre livelli principali coinvolgendo tutti i dipendenti: collaboratori, manager e HR.
Questo è un vero e proprio cambio di paradigma che è iniziato con la pandemia: le persone si devono sentire al centro diventando consapevoli del proprio sviluppo e quindi del loro percorso di formazione. I manager devono sentirsi responsabili e accompagnare i propri collaboratori in questo percorso di cambiamento. Gli HR devono entrare sempre di più in una logica di business e diventare i facilitatori di questa evoluzione. La formazione dovrà favorire questo processo ed essere una formazione specifica sulle persone, sui manager e sugli HR affinché tutti siano protagonisti in prima persona e quindi al centro di questa trasformazione.
Daniela: E quindi, per concludere, quali sono le competenze che cercate nei giovani?
Mauro: In un giovane non cerchiamo le competenze tecnico-specialistiche, su cui verranno formati mediante un training on the job quotidiano in azienda, ma cerchiamo l’agilità nel fare le cose; l’innovazione così come la curiosità, la flessibilità e la voglia di apprendere sono per noi competenze fondamentali che vanno allenate e sollecitate.
Daniela: Grazie Mauro!
Mauro: Grazie a te!