“Ecco, l’ho fatto! Ho detto al mio capo che sono incinta! Tutto è andato benissimo e la sua risposta è stata: “In bocca al lupo…”. Ottimo…. ma ora mi faccio mille domande…”
Ecco quello che vivono le donne attive che debbono affrontare la maternità: si fanno mille domande.
Come anticipare la maternità? Ma da dove iniziare? E soprattutto come organizzarsi?
Prima di tutto le future madri devono considerare la maternità come un progetto in sé con degli obiettivi, una strategia per raggiungerli, delle dead-line da rispettare e degli strumenti pragmatici da utilizzare.
La gestione delle priorità sarà la chiave per un’organizzazione efficace sin dall’inizio. Dopo avere scelto un sostituto, arriverà la fase di informazione, di formazione, ma anche di delega in modo che questa persona possa lavorare in completa autonomia durante la propria assenza.
Poi, al rientro dalla maternità, le cose saranno cambiate in azienda? Ma anche le nuove madri saranno cambiate?
Ecco, il primo passo per le nuove madri: preparare in modo efficace il colloquio di rientro dalla maternità. Questo momento privilegiato con il Manager permette di verificare le condizioni psicologiche, la motivazione, i desideri ma anche le paure e i dubbi delle donne appena tornate a lavoro.
È anche molto importante realizzare un bilancio delle competenze per analizzare dove sono arrivate le donne dopo tutti questi anni lavorativi e soprattutto dopo questi ultimi mesi intensi, in cui hanno ricoperto una nuova responsabilità.
Tornata al lavoro, come gestire la nuova vita? Come avere un buon work life balance? Come valorizzare le nuove competenze sviluppate? Quali altre competenze è importante migliorare? Come prepararsi?
A livello macro, lavorare sul Life planning permette di organizzare e di creare un bilanciamento tra la vita privata e la vita lavorativa fondamentale per iniziare questa nuova fase su delle basi solide.
È anche consigliato di chiarire bene quali sono i ”valori” creando un legame profondo e concreto tra valori personali e valori aziendali, in modo da creare anche una responsabilità nei riguardi della propria crescita personale e professionale.
Dopo alcuni mesi fuori dall’ufficio, magari si creano delle incomprensioni. Le donne possono studiare degli strumenti efficaci per gestire facilmente e con semplicità le relazioni lavorative conflittuali.
Tra tutte le competenze femminili, la capacità di ascolto e l’empatia sono spesso quelle più importanti. É importante essere consapevoli e lavorare su come migliorare e rinforzare le relazioni lavorative, migliorando i processi di comunicazione e comprensione dei bisogni personali.
Essere assertiva per una donna significa avere il coraggio di esprimere le proprie opinioni senza aver paura delle conseguenze o delle responsabilità connesse. Quindi è fondamentale lavorare sull’efficacia personale attenuando le modalità passive e aggressive del comportamento, che in alcune situazioni possono non essere funzionali.
La maternità aumenta la maturità, la responsabilità e la fiducia in se stessi. Quindi è importante rafforzare modalità comportamentali convincenti ed influenti in situazioni più o meno difficili e a volte imbarazzanti come le presentazioni in pubblico.
Le nuove madri devono saper valorizzare se stesse facendo self marketing. Esattamente come si fa con un prodotto, le donne devono fare un’analisi delle proprie caratteristiche personali e competenze professionali, comprendendo con chiarezza e coerenza i propri punti di forza e i propri limiti.
Lavorare sulla Leadership al femminile aiuta le donne ad aumentare il proprio Empowerment e a prendere consapevolezza dei propri talenti in funzione dell’esercizio. Spesso accade infatti che le donne che ricoprono ruoli di responsabilità siano portate a condizionare la loro natura e la loro spontaneità per assumere dei comportamenti più maschili, snaturalizzando quindi il proprio profilo.
Lavorando su tutti questi argomenti, la DevOnDsrl propone un percorso formativo “Mummy at Work” per accompagnare le future madri prima, durante e dopo la maternità.
La maternità è un vero progetto, magari il più denso che una donna abbia mai vissuto. È una sfida che va preparata, organizzata per essere affrontata nel modo più sereno possibile.